Leggi Italiane che regolano le attività di vendita in rete
In giro c'è molta confusione sul carattere di legalità dei sistemi di guadagno alternativi come quelli presentati in questo sito, e non è neanche semplice trovare informazioni concrete, date da esperti del settore legale o fiscale.Allo stato attuale della legislatura Italiana, possiamo in estrema sintesi classificare illegali tutti i giochi d'azzardo non gestiti dallo stato, tutti gli schemi piramidali in cui il denaro in circolo provenga dalle sole quote di iscrizione dei partecipanti (famose catene di S.Antonio).
Sono invece da considerarsi legali tutti quei sistemi di vendita multilivello gestiti da aziende erogatrici di beni e/o servizi. In questi casi, per aderire all'iniziativa si compra un bene / servizio presso l'azienda, ed è l'azienda stessa che paga delle provvigioni agli iscritti, in base al fatturato generato grazie alla loro propaganda.
Riferimenti:
- Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali
- Decreto Legislativo 2 agosto 2007, n. 146
L'utenza Internet ha diritto a ricevere solamente la posta che desidera leggere. Per questo motivo, per evitare che le aziende, o anche privati, inondino le caselle degli utenti della posta elettronica e/o i newsgroup, con messaggi pubblicitari, lo stato si è attivato con leggi sulla privacy e sul corretto trattamento dei dati personali. In sintesi: prima di inviare materiale pubblicitario ad una persona, assicuratevi di aver ottenuto il suo consenso. Per esempio, deve essere il cliente a contattarvi richiedendo informazioni sulla vostra merce o sulla vostra attività. Meglio ancora se nel vostro sito predisponete un form di registrazione in linea con le leggi in vigore.
Riferimenti:
- Codice in materia di protezione dei dati personali, Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196
- Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, Legge 31 dicembre 1996, n. 675
Regole fiscali
Ricordiamo a tutti gli attuali iscritti e agli aspiranti tali, che se oltre all'interesse per i servizi web o gli altri prodotti e servizi aziendali, quello che vi spinge ad abbonarvi è il vantaggio economico che se può facilmente trarre: I soldi che incassate devono essere dichiarati secondo vostra coscienza! In particolare:- Le entrate inferiori a 5000 euro annui non sono soggette a tassazione (cadono sotto la dicitura "vendite occasionali" della legge italiana)
- Introiti superiori possono essere inseriti alle voci "altri redditi" del modello unico (per chi fa già un lavoro dipendente). Chi ha la partita IVA, come me, chieda al proprio commercialista la procedura più appropriata.
